I controlli al confine di ieri erano stati annunciati qualche giorno fa dal principale quotidiano economica italiano: rientrano in una operazione della Guardia di Finanza per individuare le casistiche del movimento di denaro da e per l’Italia.
Ha riguardato non solo San Marino, ma anche altre dogane. Giunta lo stesso giorno di un nuovo coinvolgimento in una inchiesta della guardia di finanza di Cernusco Lombardone, in Lombardia, denominata “Black Plast”. 4 persone denunciate e 23 imprese coinvolte, operanti in diverse regioni italiane.
Una truffa basata sul sistema di frode a carosello: cioè l’acquisto all’ingrosso di materie plastiche in esenzione di iva operando nel frattempo finte cessioni all’estero a favore di una impresa con sede a Barcellona. Evadendo così le imposte dirette e l’imposta sul valore aggiunto. Per un ammontare di 20 milioni di euro. Due dei quali – hanno detto le fiamme gialle lombarde - sarebbero finiti in conti correnti del titano intestati a terzi: sia società che persone. nell’inchiesta ci sono anche alcune aziende di San Marino, solo come fornitori di parte del materiale. Il governo appena insediato sta lavorando per ripristinare con l’Italia i migliori rapporti bilaterali, in quest’ ottica l’incontro ieri a Roma tra il segretario agli esteri Mularoni e il ministro italiano Frattini. Colloquio sul quale l’ esecutivo mantiene il più stretto riserbo, per lavorare in tranquillità e non pregiudicare gli sviluppi futuri.
Di certo sarà questa la priorità sul tavolo del primo congresso di stato la prossima settimana.
G.Bartolucci
Ha riguardato non solo San Marino, ma anche altre dogane. Giunta lo stesso giorno di un nuovo coinvolgimento in una inchiesta della guardia di finanza di Cernusco Lombardone, in Lombardia, denominata “Black Plast”. 4 persone denunciate e 23 imprese coinvolte, operanti in diverse regioni italiane.
Una truffa basata sul sistema di frode a carosello: cioè l’acquisto all’ingrosso di materie plastiche in esenzione di iva operando nel frattempo finte cessioni all’estero a favore di una impresa con sede a Barcellona. Evadendo così le imposte dirette e l’imposta sul valore aggiunto. Per un ammontare di 20 milioni di euro. Due dei quali – hanno detto le fiamme gialle lombarde - sarebbero finiti in conti correnti del titano intestati a terzi: sia società che persone. nell’inchiesta ci sono anche alcune aziende di San Marino, solo come fornitori di parte del materiale. Il governo appena insediato sta lavorando per ripristinare con l’Italia i migliori rapporti bilaterali, in quest’ ottica l’incontro ieri a Roma tra il segretario agli esteri Mularoni e il ministro italiano Frattini. Colloquio sul quale l’ esecutivo mantiene il più stretto riserbo, per lavorare in tranquillità e non pregiudicare gli sviluppi futuri.
Di certo sarà questa la priorità sul tavolo del primo congresso di stato la prossima settimana.
G.Bartolucci
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