Nessun ritardo nella erogazione dei finanziamenti per l’iniziativa della Media Progetti che fa capo a Paolo Alberti. Dalle delibere congressuali, risultano un primo stanziamento ad aprile 2006 di 35 mila euro: la quota prevista dalle 4 segreterie interessate - pubblica istruzione, interni, finanze e turismo.
A maggio la seconda tranche di 50 mila euro, per un totale di 85 mila, pari a quasi due terzi dell’intero finanziamento, tranche coperta dalla Fondazione San Marino. Le giustificazioni addotte da Alberti per la mancata realizzazione dell’iniziativa dunque non troverebbero appiglio - secondo la segreteria alla cultura, che farà partire in queste ore la richiesta di risarcimento dei 35 mila euro.
Il precedente segretario alla cultura fece una prima richiesta di chiarimenti, deciso a lasciare consegne il più trasparenti possibili. Dopodiché, ne sono seguite altre due. Solo con l’intervento dell’avvocatura dello stato è arrivata a risposta di Paolo Alberti, pronto a formulare un’altra proposta che mantenesse inalterato il valore dell’ evento. Proposta che non ha incontrato il favore delle segreterie di stato, ragion per cui si chiede il rimborso.
"Le dichiarazioni del segretario Michelotti – replica Paolo Alberti – sono prive di fondamento e tese a screditarmi. Ci sono persone e documenti – scrive – che testimoniano l’esatto contrario di quanto da lei affermato”.
L’ex responsabile della stagione teatrale dice di avere dei precisi sospetti su chi abbia orchestrato questo ignobile attacco. "Una pubblicità – prosegue – che non merita”.
Torna poi a rivolgersi al segretario alla Cultura: "Perché nel nostro cordialissimo incontro di novembre non mi ha sollevato le calunnie che ha esternato nella conferenza stampa di lunedì? Un politico – conclude Alberti – dovrebbe comportarsi diversamente. Lei non ha alcun diritto – conclude – di diffamarmi”.
A maggio la seconda tranche di 50 mila euro, per un totale di 85 mila, pari a quasi due terzi dell’intero finanziamento, tranche coperta dalla Fondazione San Marino. Le giustificazioni addotte da Alberti per la mancata realizzazione dell’iniziativa dunque non troverebbero appiglio - secondo la segreteria alla cultura, che farà partire in queste ore la richiesta di risarcimento dei 35 mila euro.
Il precedente segretario alla cultura fece una prima richiesta di chiarimenti, deciso a lasciare consegne il più trasparenti possibili. Dopodiché, ne sono seguite altre due. Solo con l’intervento dell’avvocatura dello stato è arrivata a risposta di Paolo Alberti, pronto a formulare un’altra proposta che mantenesse inalterato il valore dell’ evento. Proposta che non ha incontrato il favore delle segreterie di stato, ragion per cui si chiede il rimborso.
"Le dichiarazioni del segretario Michelotti – replica Paolo Alberti – sono prive di fondamento e tese a screditarmi. Ci sono persone e documenti – scrive – che testimoniano l’esatto contrario di quanto da lei affermato”.
L’ex responsabile della stagione teatrale dice di avere dei precisi sospetti su chi abbia orchestrato questo ignobile attacco. "Una pubblicità – prosegue – che non merita”.
Torna poi a rivolgersi al segretario alla Cultura: "Perché nel nostro cordialissimo incontro di novembre non mi ha sollevato le calunnie che ha esternato nella conferenza stampa di lunedì? Un politico – conclude Alberti – dovrebbe comportarsi diversamente. Lei non ha alcun diritto – conclude – di diffamarmi”.
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