“Sta emergendo il coinvolgimento della malavita organizzata in investimenti speculativi, non solo nel comparto edilizio”. Quello di Alleanza Popolare è un grido di allarme, per una piaga troppo a lungo sottovalutata sul Titano. Secondo AP “la deflagrazione della vicenda Fincapital” non sarebbe che l’ultimo effetto di un modello di sviluppo malato, basato – tra le altre cose – su una speculazione edilizia insostenibile e che avrebbe permesso – negli ultimi 20 anni - l’afflusso di capitali di dubbia provenienza. Alleanza Popolare rimarca, tuttavia, il lavoro delle autorità di vigilanza, in primo luogo di Banca Centrale. Un cambio di prospettiva rispetto al passato; anche se pesa la mancata firma, “non certo per volontà sammarinese - sottolinea AP - di alcuni accordi con l’Italia che potrebbero facilitare la collaborazione in campo finanziario”. Provvidenziale, secondo Alleanza Popolare, il commissariamento di Fincapital, ad opera di Banca Centrale. Ancora in corso, a tal proposito, l’inchiesta sammarinese – per appropriazione indebita – aperta nei confronti di Livio Bacciocchi a seguito della liquidazione coatta della finanziaria. Nessuna novità, invece, sul fronte dell’operazione “Vulcano”, condotta dalla DDA di Bologna, nella quale si parla di “interazione” tra Fincapital e il clan dei “Vallefuoco”. La famiglia di Bacciocchi smentisce ogni tipo di connivenza. L’avvocato sammarinese, nel frattempo, resta detenuto a San Vittore, in attesa della decisione del Giudice sulla richiesta di scarcerazione nel procedimento per concorso in bancarotta fraudolenta.
g.m.
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