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Fine dell'emergenza e nuove regole: sanità e politica al lavoro

di Monica Fabbri
23 mar 2022

A fine mese cesserà in Italia e a San Marino lo stato di emergenza ma è ancora troppo presto per cantare vittoria, ammonisce l'OMS. Il virus non è stato ancora sconfitto, i contagi stanno risalendo e sul Titano l'ISS avverte: “attenzione a non abbassare la guardia”, mentre si lavora al ritorno ad una nuova normalità. Nuova, sì, perché i sanitari invitano a mantenere norme igieniche ormai parte della nostra quotidianità, e consigliano fortemente l'obbligo della mascherina in luoghi chiusi.

Fine dell'emergenza – spiegano – non significa smettere di tutelare la sanità pubblica. Certe disposizioni vanno mantenute, a partire dall'isolamento dei positivi. Si ragiona, poi, sulle regole della quarantena. Sulle nuove misure si sono confrontati Commissione vaccini, una delegazione del Congresso di Stato e sanitari, che si sono espressi all'unanimità affinché, per loro, sia prevista l'obbligatorietà vaccinale. Non solo per proteggere se stessi, ma anche per garantire efficienza, continuità e qualità dell'assistenza.

Guardando all'Italia: dal 1°aprile termina la quarantena da contatto, con obbligo di isolamento solo per i contagiati. Potranno ripartire gite e manifestazioni sportive. Dal 1° maggio stop all’obbligo di green pass e via le mascherine nei luoghi al chiuso, anche per la scuola. Resta invece da chiarire se dal 16 giugno finirà l’obbligo vaccinale per il personale scolastico. La possibilità che si arrivi ad ampliare la platea per la somministrazione della quarta dose sarà invece al centro, domani, di una prima riunione della Commissione tecnico scientifica dell'Agenzia italiana del farmaco. "Nell'evidenza scientifica" – indica il Ministro della Salute Roberto Speranza - la bussola per nuovi eventuali provvedimenti. E non è escluso che la nuova ondata di contagi rallenti il percorso delle riaperture.






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