Recinzioni con tanto di filo spinato, cisterne d'acqua, legna ammassata in capanne fatiscenti con tetto in lamiera: tutto questo al Parco di Fiorentino, nell'area del percorso Cuore e Vita, a ridosso di percorsi pedonali e giochi per i bambini. Dopo ripetute segnalazioni, in questi anni, da parte di privati cittadini, la Giunta di Castello ha deciso di prendere carta e penna, segnalando tali abusi – che colpiscono, proprio perchè alla luce del sole – alla Segreteria di Stato al Territorio. Qualcuno – i nomi non sono stati resi noti – evidentemente continua imperterrito a coltivare orti sul suolo pubblico. Il Capitano di Castello, Daniela Giannoni, sottolinea soprattutto i problemi di sicurezza di questi comportamenti. Ad esempio canne di bamboo e ferri, utilizzati per sostenere gli ortaggi, potrebbero ferire qualcuno; in particolare i bambini. “In caso di incidente ci chiediamo – afferma – di chi sia la responsabilità di eventuali denunce, visto che il suolo risulta essere all'interno del parco pubblico”. Viene ricordato, inoltre, che già nel 2014 l'Ufficio Ispettorato al Territorio aveva notificato, a privati cittadini, la richiesta di rimozione di questi abusi, ma invano. Da qui l'invito, alla Segreteria di Stato, di prendere provvedimenti decisi su una situazione “tollerata per troppo tempo”.
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