Sono una ventina le firme di parlamentari raccolte finora per una procedura di "impeachment" nei confronti del ministro dell'Economia iraniano Hosseini, in seguito alla presunta frode finanziaria da 2,6 miliardi di dollari, che avrebbe investito il sistema bancario iraniano e condotto all'arresto di 19 persone. Lo riferisce l'agenzia Fars. Lo scandalo sembra gettare un'ombra sull'entourage del presidente Ahmadinejad – nel mirino degli ultraconservatori - ed in particolare sul suo consuocero e capo di gabinetto, Mashai, molto vicino ad uno dei principali indagati. Di oggi, poi, una dichiarazione di Mahmoud Ahmadinejad sulle reazioni di alcune delegazioni occidentali al suo discorso alle Nazioni Unite. "I presenti sono rimasti turbati per quello che ho detto - ha affermato -, ma nessuno lo ha smentito". "In tutti gli incontri che ho avuto, con politici ma soprattutto con rappresentanti dei gruppi sociali e dei media - ha continuato - ho riscontrato che tutti sono insoddisfatti della situazione, e nessuno ha difeso il ruolo degli Usa e degli altri poteri mondiali".
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