Gli Stati Uniti evitano in extremis il precipizio fiscale, grazie ad un voto bipartisan alla Camera dei Rappresentanti che ha dato il via libera al testo già approvato dal Senato sul fiscal cliff. Una vittoria politica per Barack Obama che domani firmerà il provvedimento e che ora esulta: “Avevo promesso – ha detto – di alzare le tasse sui più ricchi e di salvaguardare la classe media. Ora lo abbiamo fatto”. Poi avverte: “L'intesa è importante, ma è solo un primo passo nella lotta al deficit. Serve ora un'intesa più ampia per rilanciare l'economia”. Polemiche fra i repubblicani, spaccati tra l'ala pragmatista e quella dura e pura vicina al tea party: solo 85 sì e ben 151 no all'accordo raggiunto dallo speaker John Boehner.
L'intesa statunitense spinge le borse, anche lo spread in mattinata cala fino ai 290 punti. Tutti positivi i mercati, Milano meglio di tutti, spinta dai titoli bancari in attesa dei dati macroeconomici Usa che arriveranno in giornata. Le borse, come dicevamo, sono iniziate bene in questo 2013, favorite soprattutto dal via libera alla legge di bilancio Usa, che ha evitato l'incubo del baratro fiscale della prima economia mondiale.
L'intesa statunitense spinge le borse, anche lo spread in mattinata cala fino ai 290 punti. Tutti positivi i mercati, Milano meglio di tutti, spinta dai titoli bancari in attesa dei dati macroeconomici Usa che arriveranno in giornata. Le borse, come dicevamo, sono iniziate bene in questo 2013, favorite soprattutto dal via libera alla legge di bilancio Usa, che ha evitato l'incubo del baratro fiscale della prima economia mondiale.
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