La questione è stata sollevata di recente in Consiglio: una serie di raccomandate – pare poche decine - inviate di nuovo nelle case di cittadini sammarinesi e residenti dalla Guardia di Finanza su disposizione della Procura di Forlì, proprio come avvenne un anno fa per l'inchiesta Torre d'Avorio 2, per accertamenti fiscali e dei redditi, dal 2009 al 2014. Nero su bianco, l'invito a recarsi entro 20 giorni dal ricevimento della missiva presso il nucleo delle Fiamme Gialle di competenza per presentare documentazione relativa ad esempio a bollette o sulla residenza effettiva. Dai consiglieri Matteo Zeppa di Rete e Margherita Amici di Repubblica Futura subito manifestata in Aula la comune volontà di far luce su questa ennesima stretta verso il Titano con le stesse modalità degli ultimi anni. E, in effetti a distanza di pochi giorni dal dibattito consiliare, una novità c'è: starebbero infatti arrivando delle raccomandate di disdetta – riferisce Zeppa - che sollevano di fatto chi avesse ricevuto la prima dall'obbligo di presentarsi davanti alla Guardia di Finanza, documenti alla mano. Secondo indiscrezioni che provengono dalla Segreteria Finanze il fenomeno delle prime raccomandate già recapitate sarebbe stato davvero molto contenuto nei numeri, ed effettivamente ora tutte le posizioni oggetto di richiesta per controlli fiscali sarebbero state stralciate. Che si sia trattato di semplice disguido o forzatura, resta però ancora tutto da chiarire.
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