"Ciao eroe", "Siamo orgogliosi di te". Grandi striscioni con queste parole e un lungo applauso hanno accolto Federico Crescentini, al ritorno nel suo castello, dopo il viaggio in Messico, finito in tragedia.
Il picchetto d’onore dei suoi compagni di squadra del Tre Fiori e della nazionale. La sua famiglia, gli amici e anche tante persone che non lo conoscevano, ma che hanno voluto esserci, alle esequie, per salutare Federico, morto da eroe a soli 24 anni.
Una folla immensa che ha riempito la chiesa e la piazza antistante, in un pomeriggio assolato, ma freddissimo. Un momento di grande commozione collettiva, per la perdita prematura di un ragazzo, che sprizzava vitalità da tutti i pori. Amava lo sport, amava i viaggi e la buona compagnia degli amici. Che lo vogliono ricordare così, sorridente, felice. Federico Crescentini ha dato la vita per salvare quella di un’amica.
Un gesto coraggioso che è un esempio di nobiltà d’animo e altruismo. Un gesto che gli varrà la medaglia d’oro al valor civile. Lo ricorderà lo Stato e nel tempo lo ricorderanno i tantissimi sammarinesi, oggi vicini alla famiglia di Federico, in questo momento estremamente difficile e doloroso.
Il picchetto d’onore dei suoi compagni di squadra del Tre Fiori e della nazionale. La sua famiglia, gli amici e anche tante persone che non lo conoscevano, ma che hanno voluto esserci, alle esequie, per salutare Federico, morto da eroe a soli 24 anni.
Una folla immensa che ha riempito la chiesa e la piazza antistante, in un pomeriggio assolato, ma freddissimo. Un momento di grande commozione collettiva, per la perdita prematura di un ragazzo, che sprizzava vitalità da tutti i pori. Amava lo sport, amava i viaggi e la buona compagnia degli amici. Che lo vogliono ricordare così, sorridente, felice. Federico Crescentini ha dato la vita per salvare quella di un’amica.
Un gesto coraggioso che è un esempio di nobiltà d’animo e altruismo. Un gesto che gli varrà la medaglia d’oro al valor civile. Lo ricorderà lo Stato e nel tempo lo ricorderanno i tantissimi sammarinesi, oggi vicini alla famiglia di Federico, in questo momento estremamente difficile e doloroso.
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