La Csdl punta i riflettori sul fondo pensioni lavoratori dipendenti, con Enzo Merlini che annuncia – di fatto - quella che sarà la prossima battaglia del suo sindacato. Si sofferma quindi sui prelievi, utilizzati per pagare le pensioni, dato che gli stanziamenti del bilancio non bastavano. Ciò di cui si sapeva ufficialmente – dice - erano i famosi 10 milioni del 2020, deliberati in Consiglio di Previdenza con l'unico voto contrario del rappresentante della Csdl.
I prelievi però sono continuati senza che il sindacato se ne accorgesse. “Ecco perché – ammette Merlini – ne parliamo solo ora”. A fuorviare – spiega - il riferimento, durante la discussione sul bilancio, alle “compensazioni” tra debiti e crediti. Ragion per cui, per effettuarle, non era stata chiesta votazione al Consiglio di Previdenza. “Il problema – afferma Merlini - è che quelle che vengono chiamate compensazioni, nel bilancio sono definite prelievi, perché di fatto lo sono”.
Dal 2023 è cambiata la musica: i prelievi hanno iniziato ad essere predeterminati. Si parla di 60 milioni complessivi. Merlini non lo nasconde, il fondo pensione lavoratori dipendenti richiede un contributo pubblico molto alto (mediamente 28 milioni negli ultimi anni), però ritiene non si parli a sufficienza di quanto lo Stato eroghi nel fondo pensioni lavoratori autonomi, su cui pesa il passivo del fondo artigiani e commercianti.
“Per finanziarne il disavanzo – dice - lo Stato ha contribuito nella misura pari all'84% delle entrate. Dal 2011 al 2014, sono stati prelevati dal fondo riserva di rischio la bellezza di 39 milioni. Soldi in gran parte nostri, dei lavoratori dipendenti – afferma. Usati ancora una volta per finanziare artigiani e commercianti”. Su richiesta della Csdl era stato previsto per legge che il fondo, tra il 2015-2019, venisse rifinanziato, per ripristinarlo integralmente. Cosa non avventura. Ad oggi sono solo 7 i milioni effettivamente erogati. “Ancora una volta – dice Merlini - lo Stato fa cassa con i fondi pensione. Così come ha fatto con la cassa compensazione, da cui ha prelevato, tra il 2012 e il 2022, ben 42 milioni per finanziare la Sanità”.