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Fuga dalla guerra: la solidarietà di San Marino non si ferma

A due anni dallo scoppio del conflitto il Titano continua ad essere vicino ai profughi ucraini.

di Giacomo Barducci
24 feb 2024
L'accoglienza all'Iss @repertorio

Dal primo gruppo di 10 persone ad inizio marzo 2022, la vicinanza di San Marino al popolo ucraino in fuga dalla guerra non si è ancora interrotta. Sin dallo scoppio del conflitto, la Segreteria di Stato per gli Affari Esteri ha attivato un'unità dedicata all'interno del dipartimento per gestire richieste di informazioni e organizzare i vari alloggi.

Non sono certo mancate le difficoltà nel gestire un flusso di persone che, settimana dopo settimana, cresceva costantemente. Oltre 400 in totale gli arrivi in due anni: “Oggi – spiega il Segretario di Stato per gli Affari Esteri Luca Beccari – sono poco meno di un centinaio i profughi ancora ospitati in territorio, ma dal 2022 non si è mai fermata l'attività di ricerca di nuove e più adeguate condizioni di soggiorno, di lavoro e di integrazione”.

Attività svolta in sinergia con le Forze dell'Ordine e la Protezione Civile che ha organizzato e in alcuni casi ristrutturato gli alloggi in territorio, come gli appartamenti nel centro storico di Montegiardino. Tutto questo però non sarebbe bastato se non ci fosse stato il grande cuore dei sammarinesi che, ancor prima dell'attivazione della macchina degli aiuti, hanno aperto le porte delle proprie abitazioni private. Olga, Lucia e i loro bambini sono stati trai primi ad essere accolti grazie all'ospitalità di Natalia, ucraina che da anni vive a San Marino. Tanti altri cittadini hanno poi seguito il suo esempio; confermando lo spirito di ospitalità che fa ormai parte del DNA del paese. L'aiuto passa anche dall'impegno per la pace: “Sia a livello bilaterale che multilaterale – aggiunge Beccari – continuiamo a lavorare per raggiungere la pace tra le parti in conflitto”.





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