Non è più in pericolo di vita l’ultimo cane avvelenato: si è risvegliato dal coma farmacologico. La prontezza di riflessi della sua padrona lo ha salvato. Resta però sempre alto l’allarme, i casi sono saliti a una trentina, una ventina gli animali morti, solo 6 o 7 salvati. l’Associazione protezione animali, dopo l’appello alla Reggenza, si aspetta un dibattito al prossimo Consiglio grande e generale: “E’ vergognoso – dice Emanuela Stolfi – che ancora non se ne sia mai parlato in una sede ufficiale. Ci aspettiamo siano i segretari di Stato a farsene carico”. Ai capi di Stato sono stati chiesti apparecchiature e sistemi di indagine appropriati, che non siano telecamere, altrimenti bisognerebbe tappezzare l’intero territorio: “Loro sanno quali sono i dispositivi immediati – conclude la Stolfi – e non aggiungo altro”. Forse l’avvelenatore ha disseminato tempo fa i bocconi e questi ora stanno emergendo: alcuni però sono recenti, di sicuro quelli lanciati nel giardino privato. C’è anche la nuova esposizione canina dui ottobre cui pensare, sempre che venga dato l’ok: per la gendarmeria, si può anche fare, ma in una location adatta, ad esempio il Multieventi o in una tensostruttra al chiuso facilmente ispezionabile, parcheggio compreso.
Francesca Biliotti
Francesca Biliotti
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