La Gendarmeria è in contatto con le forze dell’ordine italiane, di Rimini, della Regione Marche e di Forlì-Cesena. Proprio a Forlì, infatti, sono stati effettuati furti molto simili, nella tecnica, a quello messo a segno alla Saitt. Potrebbe dunque trattarsi della stessa banda. L’allarme dell’azienda della Ciarulla, in ogni caso, sarebbe stato messo fuori uso – con l’utilizzo di uno spray su un recettore – durante l’orario di lavoro. Le indagini a Forlì, su casi analoghi, sono ad un buon punto e le risultanze potrebbero essere utili anche sul fronte sammarinese. Il furto alla Saitt, opera verosimilmente di professionisti, ha tutta l’apparenza di essere stato effettuato su commissione. Riciclare le circa 5000 camicie sottratte, magari in mercati ambulanti e rionali, di altre città italiane, magari distanti, non è impresa difficile. Resta il dato, tutto negativo, di due furti in aziende sammarinesi, in due giorni. Che si aggiungono a quelli messi a segno, sempre in aziende sammarinesi, nei mesi scorsi. Le indagini della Gendarmeria, in quasi tutti i casi, seguono un filone preciso. Alcuni colpi potrebbero essere stati realizzati dalle stesse persone, sia pure in gruppi non sempre identici, grazie alle informazioni fornite da qualcuno che frequenta San Marino o conosce molto bene la Repubblica.
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