È recente il caso del giornalista di Mediaset Angelo Machiavello, vittima di un furto di identità che ha permesso ai truffatori di ottenere finanziamenti per circa 100mila euro da tre società. Non si tratta di una pratica inusuale, con la quantità adeguata di informazioni un malvivente oggi è in grado di acquistare articoli on-line o eseguire richieste di prestiti a nome di un'altra persona.
Ma come ci si protegge dal furto di identità? Sul sito del Ministero della Difesa italiano ci sono tutte le indicazioni per affrontarli e prevenirli. Potrebbero essere truffati anche soggetti che non si sono mai collegati sul web o non hanno mai diffuso i propri dati online. Le informazioni importanti come numeri di carte di credito, numeri telefonici, account ed indirizzi potrebbero essere reperite dai malintenzionati rubando il portafoglio o con una ricevuta al ristorante in cui è indicato il numero di conto. Fra i truffatori c'è anche chi fa ricerche nell'immondizia di casa dei soggetti colpiti, una pratica che viene conosciuta come “dumpster diving”.
Su Internet alcune società o istituzioni che hanno a disposizione le informazioni dei loro clienti in database potrebbero avere dei problemi di sicurezza, permettendo ai malviventi di accedere a dati sensibili, come i numeri delle carte di credito. Dato che sul web si vendono o scambiano informazioni di qualsiasi tipo è sempre più difficile per le istituzioni riconoscere e identificare i colpevoli. Non ci sono criteri particolari per la scelta delle vittime dei furti di identità, genericamente si tratta di “crimini di opportunità” nei confronti di chi non tutela a sufficienza i dati personali. Allo stesso tempo non ci sono metodi per garantire al 100% che ad un utente non vengano rubati i dati sensibili, ma alcuni accorgimenti possono mitigare il fenomeno.
Il Ministero raccomanda di fornire i propri dati solo a società che hanno una buona reputazione e di accertarsi della veridicità dei siti web prima di inserire dati sensibili come i numeri della carta di credito. Esistono truffatori in grado di creare false pagine online di banche e società di servizi solo per ottenere le informazioni. Si raccomanda anche di usare le opzioni di sicurezza, come password sicure e i protocolli https che aggiungono un livello di protezione. È essenziale anche prendere tutte precauzioni quando si forniscono i dati personali, controllando che ci sia la possibilità di verificarli online o contattando la società. Attenzione anche agli antivirus e ai personal firewall, che vanno sempre mantenuti aggiornati.
Essenziale, ad ogni modo, una verifica frequente del proprio conto corrente per segnalare eventuali accrediti o prelievi inusuali ai propri istituti di credito. Attenzione anche alle fatture, sia in caso di mancata ricezione, che nel caso ne vengano ricevute su servizi di cui non si è in possesso. Anche il mancato funzionamento della carta di credito può essere un campanello d'allarme.
In caso di sospetto di furto di identità come primo passo è importante bloccare le carte di credito e i conti correnti interessati. Necessario poi contattare, sia con telefonate che con raccomandate con ricevuta di ritorno, il dipartimento di sicurezza o antifrode delle banche o degli istituti finanziari con i quali si hanno rapporti, le società di emissione di carte di credito, le aziende di servizi pubblici, i provider di servizi Internet e tutti i luoghi in cui la carta di credito viene utilizzata regolarmente, per segnalare gli accessi o usi fraudolenti del proprio conto. Si raccomanda, ai primi segnali, di modificare tutte le password relative ai conti correnti online.