Dovevano essere almeno in 3 o in 4 e sicuramente erano professionisti i ladri che tra lunedì e martedì hanno messo a segno il furto alla Gualandi gomme di Rovereta. Sono penetrati nel magazzino da 3 punti di diversi riuscendo sempre ad eludere il raggio invisibile dei rilevatori dell’antifurto volumetrico. Evidentemente ne conoscevano il funzionamento e il raggio d’azione. Prima sono entrati nel magazzino attiguo a quello di Gaulandi, hanno perforato il muro divisorio con le forche e con il retro di un carrello elevatore elettrico. In quel punto hanno prelevato, probabilmente, il primo stock di gomme. Poi sono penetrati nel soppalco del magazzino da una grande finestra ad un’altezza di circa 4 metri. Di qui, e cioè ad un altezza non coperta dal sistema di antifurto, sono riusciti a portare fuori la maggior parte delle gomme accatastate. Hanno caricato il tutto sul camion del reparto corse di Gualandi e sono scappati in direzione Rimini, passando dal cancello principale, senza forzarlo, e chiudendolo prima di andare via. Alle 2,30 il servizio di sorveglianza privato ha compiuto un sopralluogo e non si è accorto di nulla. Alle 2,48 il telepass del camion rubato risulta che è entrato in autostrada a Rimini Sud. L’uscita alle 6,53 a Termoli. Ma l’apparato telepass potrebbe essere stato trasferito anche su un altro mezzo per depistare le indagini. Il magazzino di Gualandi, nei giorni scorsi in occasione del Rally di San Marino è stato visitato da numerosi forensi e – come circa un anno fa – il furto – allora fu molto meno grave – è avvenuto dopo una corsa sul Titano. Complessivamente il valore dei pneumatici e del camion rubati ammontano a 220-230 mila euro. Nel pomeriggio di martedì il sopralluogo dei periti dell’assicurazione mentre alle indagini sta lavorando la Gendarmeria.
Riproduzione riservata ©