Il Collegio Garante si è espresso sul ricorso presentato dall'Ordine dei Commercialisti, cui si erano uniti anche avvocati e Osla. Dichiarando incostituzionale l'articolo 40 della legge di bilancio approvata in Consiglio a dicembre. Mentre l'articolo 39, sulle “azioni di responsabilità” è stato dichiarato legittimo. Riguarda in particolare la possibilità per le banche, che hanno acquistato altre banche in liquidazione o commissariate, di avviare azioni di responsabilità per rivalersi nei confronti di amministratori, sindaci e revisori degli istituti di credito. Accolta la richiesta dei ricorrenti sull’articolo successivo, il 40 che interveniva per annullare le cessioni di beni da parte dei soci delle banche e anche degli organi sociali. Consentendo di annullare cessioni anche fino a 10 anni di distanza. Soddisfatto l'Ordine del Dottori Commercialisti.
"L'ODCEC accoglie la Sentenza n. 2 del 23/05/2017 del Collegio Garante - si legge in una nota - il quale, oltre a censurare in toto l’art. 40 della legge n. 144/2016 per sproporzione e irragionevolezza argomenta con la tecnica "interpretativa di rigetto" l’art. 39.
"E’ questo l’ottimo risultato del primo ricorso di iniziativa popolare rivolto al Collegio Garante", commenta il Presidente Marco Stolfi, "risultato ottenuto grazie all’impegno di centinaia di persone, che in un tempo brevissimo hanno partecipato all’iniziativa, ben comprendendo l’abnormità del dettato legislativo".
Una nota che si conclude con un invito al legislatore "affinché operi “nei limiti della ragionevolezza e della proporzionalità oltre che degli altri canoni di legittimità costituzionale”, consentendo sempre un confronto con le categorie professionali nell’interesse comune e per il bene del paese".
"L'ODCEC accoglie la Sentenza n. 2 del 23/05/2017 del Collegio Garante - si legge in una nota - il quale, oltre a censurare in toto l’art. 40 della legge n. 144/2016 per sproporzione e irragionevolezza argomenta con la tecnica "interpretativa di rigetto" l’art. 39.
"E’ questo l’ottimo risultato del primo ricorso di iniziativa popolare rivolto al Collegio Garante", commenta il Presidente Marco Stolfi, "risultato ottenuto grazie all’impegno di centinaia di persone, che in un tempo brevissimo hanno partecipato all’iniziativa, ben comprendendo l’abnormità del dettato legislativo".
Una nota che si conclude con un invito al legislatore "affinché operi “nei limiti della ragionevolezza e della proporzionalità oltre che degli altri canoni di legittimità costituzionale”, consentendo sempre un confronto con le categorie professionali nell’interesse comune e per il bene del paese".
Riproduzione riservata ©