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Gas in rubli o stop contratti: l'aut aut di Putin all'Occidente

31 mar 2022
Gas in rubli o stop contratti: l'aut aut di Putin all'Occidente

Firmando il decreto presidenziale sulle regole del commercio di gas naturale russo con i cosiddetti Paesi ostili per il pagamento in rubli, Putin va alla guerra del gas con l'Occidente. “Nessuno ci vende niente gratis e nemmeno noi faremo opere di carità: ciò significa che i contratti esistenti, in caso di mancato pagamento del gas in rubli, saranno interrotti", ha detto Putin.

Francia e Germania "si preparano" nel caso in cui la Russia bloccasse le forniture. "Abbiamo guardato i contratti, c'è scritto che si paga in euro. E ho chiarito nella telefonata che rimarrà così". Così il cancelliere tedesco Olaf Scholz rispondendo a una domanda sul colloquio di ieri con Putin e anche sull'ultima dichiarazione del Cremlino del tardo pomeriggio, che dal canto suo ha ribadito che il gas andrà pagato in rubli. Il decreto prevede la possibilità che alcuni pagamenti non siano effettuati nella valuta di Mosca, saranno individuati dalla commissione governativa che vigila sugli investimenti stranieri in base a una procedura di autorizzazione che sarà varata entro 10 giorni.

E la Casa Bianca, ordina il rilascio di un milione di barili di petrolio al giorno dalle riserve strategiche Usa per 6 mesi. Spostandoci sulla cronaca di giornata, oltre al cambio di strategia con truppe inviate nel Donbass come già vi abbiamo dato conto oggi, c'è da registrare il ritiro dei russi dal sito di Chernobyl, lo rende noto l'agenzia nucleare ucraina. Rientra così, almeno in parte, una situazione che era stata definita 'catastrofica' nel pomeriggio.

Rimane sotto attacco invece Mariupol: nessun cessate il fuoco sulla città martire. La tregua riguardava esclusivamente i corridoi umanitari, ha specificato la vice premier Iryna Vereshchuk, da Leopoli. Ed è sulla situazione a Mariupol che insiste il presidente Zelensky, al parlamento belga dice “nessuno ci aiuta a fermare questa catastrofe umanitaria”. Sul fronte diplomatico domani è previsto un nuovo round di negoziati fra Mosca e Kiev, mentre la Turchia annuncia che i ministri degli esteri di Russia e Ucraina potrebbero incontrarsi entro due settimane.





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