Il Secolo XIX pubblica l'idea dell'archistar genovese Renzo Piano per il nuovo ponte Morandi. Secondo quanto anticipato, avrà 43 pali d'illuminazione, tante quante sono le vittime del crollo del vecchio ponte sul Polcevera. Una linea semplice e pulita, priva di "strallatura", ovvero di strutture che sovrastino la carreggiata, con il peso sostenuto interamente dai piloni. Il plastico è stato consegnato al commissario per l'emergenza e governatore ligure Giovanni Toti.
Per Genova "serve un progetto di rinascita, di riscatto per tutta l'area colpita. Non c'è solo un ponte da ricostruire, ma un pezzo di città in trasformazione da ridisegnare" ha detto l'architetto a Repubblica. "Questo - spiega Piano - è il classico caso in cui serve un concorso aperto a tutti: architetti, paesaggisti, ingegneri. Quello del ponte è un tema che tocca tutti e tutte le corde: da quella tecnologica a quella poetica. Ho fatto qualche schizzo, ma è soltanto l'inizio". L’architetto ha infine aggiunto: “Non credo nemmeno ai tempi record per la ricostruzione. Credo nei tempi giusti, bisogna fare presto ma non in fretta”.
Quel che resta del ponte però fa ancora paura. “Venerdì una delle nostre prime richieste – ha anticipato il governatore Giovanni Toti – sarà di predisporre un monitoraggio di lungo periodo con oscillometri e altri strumenti per valutare la situazione e avere una proiezione sui reali rischi o i movimenti del ponte”. Intanto l’obiettivo dell’amministrazione comunale e della Regione è di consegnare le chiavi di una casa a tutti gli sfollati che ne hanno diritto entro novembre.
La Guardia di Finanza ha intanto sequestrato tutta la documentazione relativa al Ponte Morandi, su decreto emesso dalla Procura di Genova, nelle sedi del Ministero Infrastrutture, nel Provveditorato opere pubbliche Liguria, Piemonte e Val d'Aosta, e nella Spea Engineering spa. L'ad di Autostrade non chiude all'ipotesi di ingresso di Cdp nel capitale del gruppo, ma dice no alla nazionalizzazione. Intesa pronta cancellare mutui degli immobili che verranno dichiarati inagibili: stanziato un plafond di 4 milioni e mezzo e finanziamenti per 50 milioni per il ripristino delle strutture danneggiate.
Per Genova "serve un progetto di rinascita, di riscatto per tutta l'area colpita. Non c'è solo un ponte da ricostruire, ma un pezzo di città in trasformazione da ridisegnare" ha detto l'architetto a Repubblica. "Questo - spiega Piano - è il classico caso in cui serve un concorso aperto a tutti: architetti, paesaggisti, ingegneri. Quello del ponte è un tema che tocca tutti e tutte le corde: da quella tecnologica a quella poetica. Ho fatto qualche schizzo, ma è soltanto l'inizio". L’architetto ha infine aggiunto: “Non credo nemmeno ai tempi record per la ricostruzione. Credo nei tempi giusti, bisogna fare presto ma non in fretta”.
Quel che resta del ponte però fa ancora paura. “Venerdì una delle nostre prime richieste – ha anticipato il governatore Giovanni Toti – sarà di predisporre un monitoraggio di lungo periodo con oscillometri e altri strumenti per valutare la situazione e avere una proiezione sui reali rischi o i movimenti del ponte”. Intanto l’obiettivo dell’amministrazione comunale e della Regione è di consegnare le chiavi di una casa a tutti gli sfollati che ne hanno diritto entro novembre.
La Guardia di Finanza ha intanto sequestrato tutta la documentazione relativa al Ponte Morandi, su decreto emesso dalla Procura di Genova, nelle sedi del Ministero Infrastrutture, nel Provveditorato opere pubbliche Liguria, Piemonte e Val d'Aosta, e nella Spea Engineering spa. L'ad di Autostrade non chiude all'ipotesi di ingresso di Cdp nel capitale del gruppo, ma dice no alla nazionalizzazione. Intesa pronta cancellare mutui degli immobili che verranno dichiarati inagibili: stanziato un plafond di 4 milioni e mezzo e finanziamenti per 50 milioni per il ripristino delle strutture danneggiate.
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