“Non rilascio dichiarazioni”. Queste le uniche parole di Elisabetta Righi Iwanejko, direttore della Biblioteca di Stato e Beni Librari dopo la pubblicazione della delibera con la quale, il Congresso di Stato, ha preso provvedimenti a suo carico. Nel documento si stabilisce che il Governo non autorizza “la sanatoria delle spese sostenute mediante l’utilizzo del fondo a rendere conto dal Direttore della Biblioteca negli anni dal 2002 al 2004, per un ammontare di 12mila 911 euro, in quanto non autorizzate e non supportate da documentazione probante”. Inoltre, dopo aver preso atto dell’indagine svolta dalla Commissione incaricata dell’ispezione contabile sulla gestione del fondo, che ha reso necessario l’intervento dello Stato a copertura di un assegno di 4mila euro tratto sempre dal Direttore della Biblioteca, il Congresso di Stato dispone che sia la stessa Elisabetta Righi Iwanejko a provvedere alla copertura delle spese non sanate e di quelle sostenute dall’Amministrazione, in conseguenza della irregolare gestione del fondo. Il Governo fissa i tempi - 15 giorni dal ricevimento della delibera datata 7 febbraio 2006 – e la cifra – per un totale di 17mila 196 euro. Infine, l’Esecutivo affida all’Avvocatura dello Stato l’incarico di valutare tutta la documentazione agli atti per verificare se esistano gli estremi per promuovere eventuali azioni giudiziarie a tutela degli interessi dello Stato e al Provveditorato il compito di verificare gli inventari in capo alla Biblioteca e di relazionare in merito, al Congresso di Stato, entro il 14 aprile. Chiesto anche al Capo del Personale l’espletamento dell’azione disciplinare prevista dalla legge organica per i dipendenti pubblici, azione che rimarrà sospesa in attesa di conoscere se verrà attivata l’azione penale.
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