“Abbiamo registrato una impostazione diversa rispetto al passato e questa è una cosa buona. Attendiamo di vedere se alle parole seguiranno i fatti”. Le due confederazioni sindacali valutano positivamente l’incontro con il Direttore Generale e il Comitato Esecutivo dell’Istituto per la Sicurezza Sociale sul nuovo piano organizzativo e sugli incarichi che seguiranno la nuova divisione per dipartimenti. Le nomine, ha anticipato il Direttore Generale Paolo Pasini, verranno fatte in base a criteri oggettivi e il sistema di valutazione sarà concordato con la CSU. Insomma, nessuna discrezionalità nella definizione del lungo elenco di incarichi che segue la divisione dell’Istituto per dipartimenti. Il decreto del 18 luglio scorso, oltre a definire lo staff della direzione generale e del comitato esecutivo, istituisce 6 dipartimenti: di sanità pubblica, di medicina interna, di chirurgia, dei servizi, e il dipartimento socio-sanitario, di salute mentale e delle cure primarie. Spariscono i vecchi centri sanitari che diventano centri della salute. Ogni dipartimento dovrà avere un direttore e, al suo interno, dei responsabili delle varie unità semplici e complesse. Ed è su queste nomine che la direzione dell’Iss e il sindacato stanno delineando i punti di riferimento.
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