Tramonta l’atomo nel Sol Levante. Il premier giapponese, Naoto Kan, dopo il disastro di Fukushima guarda alle energie rinnovabili. "Punteremo a diventare un Paese che può esistere senza energia nucleare", ha detto, rassicurando la popolazione spaventata dai rischi delle centrali. Ed è proprio tenuto conto dei pericoli che il governo punta alla chiusura di tutte le centrali atomiche, sia pure senza che venga fissata una scadenza. Il premier ha ricordato che nonostante il blocco di 35 reattori nucleari su 54, il Giappone "ha una produzione energetica sufficiente per l'estate e per l'inverno", e ha affermato che "ci potrebbero volere dieci anni o anche più per il definitivo smantellamento dei reattori".
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