Due esplosioni provocate da fughe di idrogeno si sono verificate oggi nella centrale nucleare di Fukushima, nel nord del paese, danneggiata dal potente terremoto di venerdì scorso. Dopo le esplosioni - ha affermato la società che gestisce l’impianto, la Tepco - sette persone sono date per disperse. I feriti sono tre, sempre secondo la Tepco, mentre altre fonti parlano di nove. Intanto, una scossa di assestamento più forte delle altre, di magnitudo 6.2 Richter, con epicentro a un centinaio di chilometri da Tokyo, ha scosso di nuovo la capitale. In mattinata paura per l’annuncio dell’imminente arrivo di un secondo tsunami, con onde altre tre metri, sulla costa nordorientale dell’isola, dove i soccorritori hanno trovato circa 2000 cadaveri. Allarme poi rientrato. Il bilancio ufficiale della polizia parla di 1700 morti e di altrettanti dispersi. La Borsa ha reagito come previsto alla tragedia, con un calo dell’indice Nikkei che ha superato il 6%, investendo con maggior forza le imprese manifatturiere.
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