Da livello 5 a 7: il massimo, come Cernobyl. E il livello 7 – di cui ha dato notizia la società che gestisce Fukushima - è stato raggiunto non nelle ultime ore, ma dopo il 18 marzo. Lo rivela l’associazione giapponese per la sicurezza nucleare e industriale. Gli esperti nipponici ridimensionano l’allarme affermando che le radiazioni fuoriuscite da Fukushima sono il 10% di quelle di Cernobyl, ma ammettono che i sei reattori danneggiati non sono ancora sotto controllo e la perdite di materiale radioattivo proseguono. Per l’agenzia internazionale atomica il livello 7 è temporaneo e rivedibile ma che il problema ci sia e sia grave lo conferma la preoccupazione espressa al Giappone dal premier cinese. Greenpeace lamenta il grave ritardo di Tokio nella corretta valutazione dell’emergenza e invita le autorità nipponiche ad evacuare donne incinte e bambini da Fukushima e Koriyama.
Riproduzione riservata ©