Situazione molto seria e difficile, ma al momento ancora sotto controllo, nella centrale nucleare giapponese di Fukushima, dove oggi sono avvenuti un’esplosione nel reattore numero 2 e un incendio nel reattore numero 4, che era spento al momento del terremoto. La buona notizia è che il guscio più interno che racchiude il reattore è rimasto integro in tutti e tre i reattori della centrale di Fukushima 1 che erano in funzione al momento del terremoto di venerdì scorso. Un’altra notizia positiva è che la situazione è tornata nella normalità nella vicina centrale di Fukushima 2, distante 11 chilometri da Fukushima 1. Ma lo spettro di una possibile contaminazione alle porte della capitale Tokyo, dove oggi il livello delle radiazioni ha registrato un’impennata rispetto ai livelli normali, pur rimanendo al di sotto del volume nocivo per la salute, preoccupa gli abitanti. Il premier giapponese Naoto Kan ha intanto disposto che la zona di evacuazione attorno alla centrale di Fukushima fosse ampliata a 30 km. Si contano al momento 2.475 morti accertati mentre risultano al momento disperse 3.611 persone. Un bilancio ancora provvisorio, dato che la distruzione seminata dallo tsunami nel nordest del Paese fa ritenere che il conto finale sarà di decine di migliaia di vittime. Migliaia di sopravvissuti al doppio disastro , sempre secondo la polizia, potrebbero non essere stati ancora raggiunti dai soccorsi.
Silvia Pelliccioni
Silvia Pelliccioni
Riproduzione riservata ©