Non ha dubbi: il reattore più pericoloso della centrale di Fukushima è il numero 3, quello sul quale si stanno concentrando le operazioni di raffreddamento. A preoccupare il professor Vincenzo Balzani, dell’Università di Bologna, è in particolare il combustibile utilizzato per il suo funzionamento. Si chiama MOX, ed è un propellente riciclato, contenente plutonio. Un componente altamente letale anche a basse concentrazioni. “E’ sufficiente un microgrammo, cioè una milionesima parte di grammo, per causare danni gravissimi e portare alla morte”. Vincenzo Balzani è una delle massime autorità italiane in campo energetico, uno dei chimici più noti al mondo. Lo abbiamo incontrato a Bologna, dove insegna. Nel video l'intervista a Vincenzo Balzani (Professore Università di Bologna)
Sergio Barducci
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