A un giorno e mezzo dal devastante sisma, cessa l’allarme rosso, per l’arrivo di onde anomale oltre i tre metri di altezza. Un bilancio drammatico e purtroppo solo provvisorio: 1200 vittime accertate, stime disastrose per i dispersi. Continuano le ricerche e i salvataggi, ma i conti non tornano. E si percepisce che fuori dai grandi centri, la situazione è più grave del previsto. Città distrutte: 3400 edifici rasi al suolo, 6 milioni di case senza elettricità, 6000 senza acqua corrente. Attese le prime squadre di soccorso straniere, da Nuova Zelanda, Corea del Sud e Stati Uniti con 47mila soldati. Sessantotto squadre internazionali in stato di allarme, monitorando la situazione e sono pronte ad aiutare il Giappone se lo chiede, conferma la portavoce dell'Ufficio di coordinamento degli affari umanitari dell'Onu. Incubo terremoto, ma è anche è incubo nucleare, dopo che questa mattina a Fukushima, in una delle 55 centrali del paese, un'esplosione ha provocato il crollo della gabbia esterna di un reattore: la zona è stata evacuata per un raggio di 20 chilometri; agli abitanti invito a non uscire di casa e tappare le finestre. Già tre persone esposte alle radiazioni sono state ricoverate.
Nel video l'intervista alla sammarinese Marcella Morganti, resinte in Giappone.
Nel video l'intervista alla sammarinese Marcella Morganti, resinte in Giappone.
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