Nell'antica Grecia era il rischio legato alla stipula di un contratto, oggi l'alea è il rischio dei tempi moderni, quello che porta con sè il gioco d'azzardo. Guida la mano di 17 milioni di italiani: è oltre il 40% della popolazione a giocare con il miraggio di navigare, prima o poi, nell'oro. Il 9% dei giocatori ha compartamenti problematici, ovvero 500mila sono dipendenti. Il giocatore tipo è un maschio, con la licenza media inferiore, che beve alcolici e fuma. La categoria più a rischio è quella dei giovani giocatori, che abusano anche di farmaci, come i tranquillanti. A tracciare lo scenario è una ricerca dll'Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche pubblicata su Springer Science. Non hanno gli stessi gusti giovani ed anziani, i primi vanno pazzi per il gratta e vinci mentre la maggior parte degli adulti va con lotto e superenalotto. In tempi di Calcipoli seguono anche le scommesse sportive con il 35%. I giocatori sono concentrati al sud, al primo posto il Molise dove più della metà deglia bitanti tenta la fortuna, seguito da Campania e Sicilia.
v.a.
v.a.
Riproduzione riservata ©