Tema scelto quest'anno: “Creiamo insieme la Pace”. Proprio in questa direzione il messaggio della Reggenza: richiama un impegno che riguarda tutti, istituzioni e società civile. Due ricorrenze per il 21 settembre: Giornata internazionale della Pace e 75esimo anniversario delle Nazioni Unite, segno della volontà degli Stati, all'indomani dell'orribile capitolo della guerra, di voler concorrere ad un futuro di pace per tutti. Pace che vuole come precondizione “la giustizia, il rispetto dei diritti e della dignità dell'uomo, l'affermazione del diritto internazionale”, che l'ONU ha costruito dal dopoguerra ad oggi. E all'oggi guardano i Capitani Reggenti, Alessandro Mancini e Grazia Zafferani, indicando le nuove minacce: “alla sostenibilità del pianeta, negli effetti della pandemia - il costo del covid in termini di sofferenze, vite umane, impatto su società ed economie, nell'aggravare le diseguaglianze”.
Poi il richiamo al tema di quest'anno: “Creiamo insieme la pace”, in un impegno che “riguardi tutti” e riponendo la speranza nel futuro proprio nella capacità di unire le forze per una “ripartenza improntata ad equità, solidarietà, sostenibilità ed inclusività”. L'appello, poi, a percorrere la “strada del dialogo, alla ricerca di intese” per fronteggiare sfide che solo con un approccio globale possono trovare soluzione. Appello che va agli Stati, ma anche alla società civile, perché si adoperi per la promozione di una “cultura autentica della pace”, educando i giovani ai valori di libertà e rispetto della dignità dell'essere umano, “valori – dice la Reggenza – in cui la nostra Repubblica affonda le sue radici”.