Primo agosto, ancora presto per i bilanci ma si può tracciare la tendenza della stagione turistica. Ottima l'affluenza a Rimini, le associazioni di San Marino parlano di “ripresina”.
L'estate è al giro di boa, si tenta un primo bilancio o perlomeno un primo confronto con l'anno precedente, che per il mondo del turismo, a San Marino come altrove, è il 2019. Dal punto di vista strutture ricettiva tuttora c'è un pesante segno meno, almeno del 30%. A contenere le perdite prima della stagione estiva l'iniziativa collegata alla somministrazione del vaccino con pernottamento. “Attualmente la situazione non sta andando male – spiega Federalberghi San Marino - ma ciò che si teme è la ripresa del contagio. Ed è per questo che chiediamo controlli severi, di monitorare le manifestazioni turistiche, perché una impennata di contagi dovuta ad assembramenti potrebbe tradursi nel crollo delle prenotazioni”.
Anche Osla parla di “ripresina”: il colpo d'occhio c'è, la stagione è ripartita anche se siamo lontani dai flussi degli anni precedenti, escludendo ovviamente il 2020. Che è sicuramente l'annus horribilis, ma per la prima volta per tutto l'anno San Marino è rimasto orfano di tutto il filone del turismo su pullman, ed è un dato che avrà il suo peso nel bilancio finale. Per l'Unione Sammarinese commercianti, l'affluenza c'è anche se per quella vera dobbiamo aspettare come sempre la giornata brutta, quella che fa scappare dalle spiagge romagnole i turisti. E l'incasso non è certo soddisfacente, molto inferiore al movimento, “come vedremo – dicono - con ogni probabilità a fine estate”. C'è poi il problema della zona ex stazione, oggetto di un recente incontro con la Segreteria al Turismo. “Andrebbe riqualificata - dicono i commercianti - difficile che le attività possano rimanere aperte in una situazione come quella attuale. Occorre investire in servizi e in accoglienza. E la mancanza del turismo su pullman, in questo contesto, non ha aiutato.