Dal primo gennaio tutto il settore civile, compreso quello commerciale, dei minori e della famiglia, per quanto riguarda la giurisdizione di primo grado, grava su due magistrati. La situazione è destinata a cambiare, dal momento che era previsto un concorso per un commissario della legge ed uno per due uditori ma, a quanto pare, non così in fretta. Il primo concorso non si è nemmeno svolto, gli esclusi dalla selezione hanno presentato ricorso, che è stato accolto, con gli ammessi che a loro volta si sono appellati, ed anche il concorso per uditori, già svolto, ha avuto 4 ricorsi, accolti. I tempi, dunque, si allungano. Il magistrato dirigente aveva sollecitato una definizione dei ricorsi amministrativi: “Appare indispensabile – sono le sue parole – l’apporto di un nuovo giudice, che consenta di riequilibrare i carichi di lavoro tra i giudici civili e di istituire, contestualmente, la sezione della tutela dei minori e della famiglia”. L’arretrato complessivo, al momento, è di 30 cause, di cui 23 riguardano la materia tributaria, una di quelle materie cioè, delle quali dovrebbe occuparsi il nuovo commissario della legge. Gli altri due commissari preposti, non senza un certo disagio, evidenziano il ritardo medio con cui vengono emesse le sentenze civili e di lavoro, che sta quasi sfiorando l’anno. “Non è nemmeno ipotizzabile alcun tipo di recupero – sostengono – atteso che il magistrato non è in grado di emettere più di 80 sentenze all’anno circa; qualora il numero delle assegnazioni annuali dovesse mantenersi sui dati del 2006, potrebbe realizzarsi una stabilizzazione dell’arretrato, non di certo un recupero. E’ quindi – concludono – una situazione gravissima e stabilizzata. Da essa possono discenderne delle responsabilità, anche di natura internazionale, a carico della Repubblica di San Marino: basti pensare che, seppur pochi, fascicoli sono in attesa della decisione da ben oltre un anno”.
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