Sempre più colossi del web mettono a disposizione i loro capitali e i loro mezzi tecnologici per promuovere progetti umanitari. L'ultima iniziativa in questo senso arriva da Google che pochi giorni fa ha annunciato di voler donare tre milioni di dollari a tre organizzazioni che lottano contro la schiavitù moderna e il traffico di esseri umani in Europa, Asia e Stati Uniti. L'intento di Big G è quello di costruire una banca dati che raccolga, incroci e analizzi i tanti dati che riguardano questo fenomeno di cui sono vittima, secondo l'Onu, più di due milioni di persone nel mondo. "Ci sono molte organizzazioni umanitarie, ma non hanno contatti tra loro", ha spiegato Jared Cohen, che dirige il think tank di Mountain View su Idee e innovazioni. "I dati così non si sovrappongano e non si alimenta un sistema più completo di informazioni", ha aggiunto. Per l'azienda californiana il traffico umano conterebbe circa 21 milioni di individui. Secondo le Nazioni Unite, invece, almeno 2.5 milioni di persone lavorano in condizioni forzate, di cui almeno il 56% solamente in Asia. La maggior parte delle persone vittime del traffico umano è di età compresa tra i 18 e i 24 anni, principalmente costrette a lavorare in ambiti sessuali. Le organizzazioni beneficiarie del progetto di Google sono sono Il Polaris Project, la Liberty Asia e La Strada International. Tre Ong che coprono Asia, Stati Uniti e Europa. Dall'unione dei quattro soggetti è nata lo Human Trafficking Hotline Network che mira, appunto, a creare una piattaforma mondiale pronta a raccogliere dati e informazioni sul traffico di essere umani sul pianeta. Il colosso di Mountain View ha coinvolto nel progetto - anche se in misura minore - altre società esperte di informatica come la Palantir Technologies che metterà a servizio del gruppo la sua esperienza nell'integrazione dei dati su piattaforme analitiche e Salesforce.com che supporterà il centro di ascolto di Polaris Project ampliando a livello internazionale la sua struttura telefonica. L'iniziativa è stata annunciata presso gli uffici di Google a Washington, vicino alla Casa Bianca, che proprio di recente ha diffuso un piano strategico per le vittime della tratta di esseri umani. Secondo il ministro degli Interni Usa, Janet Napolitano, nel 2012 le autorità statunitensi hanno condotto un numero record di inchieste in aiuto di oltre 1200 vittime. L'iniziativa Human Trafficking Hotline Network, oltre alle associazioni, aiuterà anche la polizia a capire dove e quando intervenire nel modo più efficace.
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