Gino Guidi ha ammesso di essere responsabile di gran parte dei fatti a lui addebitati. E’ quanto emerso dall’interrogatorio tenuto ieri pomeriggio in carcere dal commissario della legge Alberto Buriani. “Guidi ha dimostrato massima e fattiva collaborazione, rispondendo a tutte le domande rivoltegli dall’inquirente. Un interrogatorio lungo, ma sereno” è il legale di Guidi, Antonio Masiello a riferire l’esito del confronto.
Non solo la paternità dell’episodio di Rovereta, dunque, Guidi avrebbe ammesso il suo coinvolgimento in altri atti incendiari. Un passo avanti nel fare luce sulla lunga scia di incendi che, da fine gennaio alla scorsa settimana, ha mandato in fumo oltre 50 cassonetti.
Guidi è in carcere da martedì notte della scorsa settimana, e proprio ieri l’avvocato Masiello aveva presentato istanza di scarcerazione. Alla luce del nuovo interrogatorio il legale si dice certo che lil giudice inquirente abbia tratto elementi sufficienti da far ritenere insussistenti le esigenze di natura cautelare, auspicandone la revoca e, dunque, la scarcerazione di Guidi.
Non solo la paternità dell’episodio di Rovereta, dunque, Guidi avrebbe ammesso il suo coinvolgimento in altri atti incendiari. Un passo avanti nel fare luce sulla lunga scia di incendi che, da fine gennaio alla scorsa settimana, ha mandato in fumo oltre 50 cassonetti.
Guidi è in carcere da martedì notte della scorsa settimana, e proprio ieri l’avvocato Masiello aveva presentato istanza di scarcerazione. Alla luce del nuovo interrogatorio il legale si dice certo che lil giudice inquirente abbia tratto elementi sufficienti da far ritenere insussistenti le esigenze di natura cautelare, auspicandone la revoca e, dunque, la scarcerazione di Guidi.
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