Sono circa 12700 i sammarinesi interessati dalla sottrazione di dati personali dal social network Facebook da parte di malintenzionati: nomi, cognomi, numeri di telefono e indirizzi e-mail finiti su Internet insieme a quelli di utenti di tutto il mondo tramite il cosiddetto scraping. Tutto è partito dalla segnalazione di cittadini sammarinesi che chiedevano un intervento dell'Autorità per la protezione dei dati personali per verificare eventuali anomalie, dopo gli episodi di hackeraggio che hanno interessato Facebook nel 2019 su scala globale.
Approfondimenti che hanno, poi, portato il Garante a erogare una sanzione di 4 milioni di euro alla nota piattaforma. Riferimento in materia è la legge 171 del 2018. In parallelo, la seconda istruttoria dell'Autorità che ha chiesto a diversi social come venisse accertata l'età degli utenti dato che a San Marino i minori di 16 anni hanno bisogno del consenso dei genitori per iscriversi. Questo ha portato a un'altra sanzione di 1 milione di euro verso Facebook per la mancanza di tali strumenti di controllo. Ora il social di Mark Zuckerberg potrà opporsi tramite il tribunale di San Marino.
Nel servizio, l'intervista a Nicola Fabiano (presidente Autorità garante per la protezione dei dati personali)