Bloccato e svuotato. Ad Haiti un convoglio di aiuti umanitari è stato assaltato da un gruppo di cittadini a Limbè, nel nord del Paese. Il camion del programma alimentare mondiale è stato bloccato con delle barricate e saccheggiato dopo un fitto lancio di pietre scagliate da centinaia di persone. Il convoglio trasportava scatole di latte e razioni alimentari. Intanto sull’isola proseguono le scosse di terremoto. Questa mattina l’ultima, di magnitudo 4.7. Ogni giorno, dal sisma del 12 gennaio, un milione di haitiani dorme per strada. Il Presidente René Preval ha detto che la ricostruzione del paese sarà lenta, costosa e difficile e che l'aspetto più preoccupante sono gli sfollati. “Per Haiti - ha aggiunto - il vero sviluppo non arriverà dagli aiuti ma dagli investimenti in grado di generare uno sviluppo sostenibile nel paese”. E proprio in vista della ricostruzione, l’Unione Europea intende presentare un "piano Marshall" alla conferenza di New York dedicata al Paese distrutto dal terremoto. Finora, l’aiuto del vecchio continente è stato pari a 609 milioni di euro. Nel frattempo Haiti non smette di contare i suoi morti. Il bilancio finale potrebbe arrivare a 300.000 vittime. La stima è sempre del presidente Préval: oltre 200.000 i cadaveri recuperati, ma ancora non sappiamo quanti sono ancora sotto le macerie.
Sonia Tura
Sonia Tura
Riproduzione riservata ©