Dieci giorni dopo il sisma che ha distrutto Haiti, causando oltre 110 mila morti e quasi 200 mila feriti, si fermano le ricerche dei superstiti. La decisione è stata presa dall’Onu per concentrare gli sforzi sugli aiuti. L’Unicef intanto lancia un allarme: “15 bambini sono scomparsi dagli ospedali”, probabilmente rapiti della mafia delle adozioni illegali. Cresce nella capitale anche la rabbia degli sfollati che hanno dato vita ad una manifestazione contro il Presidente Preval accusandolo di non fare nulla per sfamare la gente. Il capo della Protezione civile Bertolaso avrà oggi nuovi colloqui sia col presidente haitiano che con il premier, per parlare dei “futuri passi” dell’Italia in favore dell’isola.
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