In una lettera aperta, inviata al Segretario di Stato all'Istruzione, firmata “i docenti della scuola secondaria superiore”, viene espressa amarezza nel constatare – si legge – che proprio chi dovrebbe sostenere e apprezzare gli sforzi sostenuti dagli insegnanti di questi mesi, non sembrerebbe consapevole della situazione e afferma che – scrivono - “stanno lavorando a regime ridotto”. "Siamo persuasi che, oggi più che mai – conclude la lettera aperta - servano parole di fiducia e incoraggiamento, non superficiali valutazioni che alimentano il discredito nei confronti di un’intera categoria favorendo qualunquismo e contrapposizioni sociali".
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