Terminerà il 30 settembre l'incarico di Alessandra Bruschi come direttore generale dell'ISS. Un anno e mezzo di intensa attività, caratterizzato dalla gestione della pandemia. “È stato un mandato di certo non agevole - ha evidenziato Alessandra Bruschi - ma molto sfidante”.
"Il bilancio è molto positivo - spiega - sono contentissima di questa esperienza, lo dico sempre, è il lavoro più bello che ho fatto. Ho avuto la possibilità di conoscere un sistema dalla A alla Z, in termini di prevenzione, sanità e socio sanitario oltre che previdenza. Bilancio positivo dal punto di vista delle cose fatte: gestione della pandemia, campagna vaccinale, nuovo ospedale, un tentativo di riavviare un rilancio, riorganizzazione e messa in sicurezza dell'ISS e soprattutto tanta vita. Alcuni rammarichi ci sono - aggiunge - nel senso di cose che non abbiamo avuto il tempo di sviluppare e fare, alcuni servizi che hanno proprio bisogno di un cambio culturale, di una ristrutturazione, ma c'è bisogno dell'impegno di tutti".
Il momento più emozionante, aggiunge Alessandra Bruschi, è stato il giorno del V-Day: “La campagna vaccinale ha ridato credibilità internazionale al paese”. Segnali positivi dal bilancio dell'istituto: “Nonostante la pandemia – spiega - nel 2020 non è aumentato nelle spese sanitarie”. E ancora, sul nuovo ospedale, deve rappresentare – ha aggiunto - il simbolo del rilancio della sanità sammarinese. L'ultimo passaggio poi sull'importanza di fare squadra perché l'ISS non è solo lo strumento del welfare ma il simbolo di San Marino.
Nel servizio l'intervista a Alessandra Bruschi (Direttore Generale ISS)