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Il Cfp guarda all'Italia e punta al riconoscimento di tutti i suoi corsi. Obiettivo: dare la possibilità di continuare gli studi

di Maria Letizia Camparsi
5 apr 2024
Nel video l'intervista a Susy Serra, dirigente Cfp
Nel video l'intervista a Susy Serra, dirigente Cfp

Il Cfp guarda lontano. E lo fa con una riorganizzazione in via sperimentale delle discipline e dei programmi delle materie dell'area comune, ovvero quelle principali. Un cambiamento deciso dal Congresso di Stato con una delibera che, dopo i tre anni di prova monitorati dal Dipartimento di Scienze umane dell'Università, può essere adottato in via definitiva. L'obiettivo è rendere il programma scolastico riconosciuto anche in Italia e permettere così agli studenti di continuare il loro percorso di studi.

"Assieme al segretario Lonfernini e al segretario Belluzzi ci siamo incontrati a Bologna con l'assessore regionale alla formazione, Vincenzo Colla - spiega Susy Serra, dirigente Cfp -. È stato un incontro interessante e c'è un'apertura da parte del Ministero dell'Istruzione italiano per riconoscere i nostri titoli di studio". Non è l'unica novità in vista per il Cfp, che punta ad aggiornarsi continuamente e a rispondere alle richieste del mondo del lavoro: "Tra le novità c'è un corso di operatore commerciale - continua Serra - e uno per operatore elettrico-meccanico, che accorpa vari corsi professionali già esistenti e ora aggiornati".

Nel video l'intervista a Susy Serra, dirigente Cfp






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