“La cura del suolo” è tema spesso sottovalutato, ma chiave di volta per capire le radici del problema-alluvioni. Certo il cambiamento climatico rende questi fenomeni più frequenti, ma per arginarli, oltre a pulire gli alvei dei fiumi e ridurre la cementificazione, bisogna guardare all'impermeabilità del terreno. Un campo a maggese drena molta più acqua di uno arato, e dunque se solo una parte delle coltivazioni lo fosse, i danni delle piogge torrenziali sarebbero più limitati. Se n'è parlato in due eventi lontani ma collegati, prima a Tavoleto, Pesaro, e poi a Murata, all'ex Tiro a volo. A organizzare le conferenze il Green Festival San Marino Montefeltro, sostenuto dalla Segreteria al Territorio.
"I temi del territorio - spiega Gabriele Geminiani, patron del Green Festival San Marino Montefeltro -, della biodiversità e dei cambiamenti climatici sono temi che quest'anno abbiamo messo in evidenza anche nel Green Festival San Marino di febbraio, dove abbiamo fatto una serie di interviste ai produttori e una domanda specifica era proprio l'incidenza dei cambiamenti climatici sulle produzioni dal punto di vista qualitativo e quantitativo".
A trattare il tema anche la mostra estemporanea “Un etto di muschio”: fotografie dal maggio 2023. Qui si vedono gli effetti delle piogge torrenziali e così sorge la domanda principale della conferenza: se queste mettono in ginocchio la Romagna e la sua agricoltura, qual è l'effetto di un'agricoltura intensiva durante le alluvioni?
"Il problema di fondo - risponde l'agrologo Vanni Ficola - è la mancanza di copertura del terreno con colture di copertura di erba durante i periodi piovosi. In un terreno lasciato incolto, lasciato arato, nudo, la pioggia arriva battente e in pochi minuti, soprattutto nei terreni collinari, trascina tutto il fango a valle. Le lavorazioni del terreno, eliminando tutta la presenza microbica che con i rilasci di zuccheri tiene insieme il terreno e lo aggrega, non impedisce il dilavamento".
Nel video le interviste a Gabriele Geminiani (patron Green Festival San Marino Montefeltro) e Vanni Ficola (agrologo)