Benedetta de Mattei ha intervistato Dino Vaira – Professore ordinario di Medicina Interna e gastroenterologo del Policlinico Sant’Orsola di Bologna-Direttore Scuola di Specializzazione Medicina D'Emergenza Urgenza - per capire quali grandi rischi, dalla congestione all’intossicazione, corre il nostro stomaco in estate e come evitarli.
In che modo il caldo incide sul mal di stomaco?
I cambi di temperatura rappresentano un vero e proprio stress per il nostro organismo, un’escursione termica è dannosa, è uno shock per il nostro stomaco e il nostro intestino; il troppo caldo ci fa vasodilatare e il troppo freddo ci fa restringere i nostri vasi, noi abbiamo bisogno di stare più o meno a una temperatura costante.
L’aria condizionata può causare ulteriori problemi allo stomaco?
L’aria condizionata ci massacra, infatti il suggerimento che do sempre è quello di utilizzare la deumidificazione. Gli sbalzi di temperatura (da freddo a caldo o viceversa) sono molto dannosi. Pochi sanno che l’iper-aria condizionata immobilizza sia lo stomaco che l’intestino creando veramente congestioni pericolose. 25 gradi sono ottimali non certo 18 o 20 gradi poiché quando vi è un’escursione termica di 10-15 gradi i rischi sono elevati.
Come avvengono le congestioni?
La congestione può avvenire principalmente in tre modi e il meccanismo è sempre quello della vasocostrizione:
- con il passaggio da un ambiente molto caldo a uno molto freddo con aria condizionata
- con un bagno in acqua fredda di mare o piscina dopo aver consumato un pasto molto abbondante
- bevendo una bibita ghiacciata quando si è accaldati. Il suggerimento è quello di berla gradualmente in modo che l’organismo si assesti.
Quali sono i sintomi di una congestione
I sintomi cambiano in base alla gravità della congestione. Si possono verificare uno stato di malessere generale, sudorazione, brividi, pallore, nausea, forte dolore addominale, pancia gonfia, impossibilità a espellere aria dall’intestino, come se ci fosse un’occlusione dell’alvo, abbassamento della pressione fino ad arrivare alla perdita di coscienza.
Cosa fare in questi casi?
Se il paziente è grave chiamare innanzitutto il numero unico di emergenza 112, iniziare poi la rianimazione attraverso il massaggio cardiaco che ha principalmente due funzioni: quella di stimolare la pompa cardiaca e quella di fargli espellere l’acqua che ha nei polmoni.
Se invece i sintomi sono lievi il suggerimento è di fargli bere un bicchiere d’acqua o un the caldo con lo zucchero ma senza limone. Consiglio anche di far distendere il paziente alzandogli leggermente le gambe, affinché siano più in alto rispetto alla testa. Se possibile, inoltre, mettere una borsa di acqua calda sulla pancia o comunque coprire il paziente.
In estate è anche molto importante una buona conservazione degli alimenti
L’estate è maggiormente rischiosa perché è più difficile assicurarsi di rispettare la catena del freddo, sia per gli alimenti acquistati che per quelli portati da casa, e dobbiamo prestare maggiore attenzione alla conservazione degli alimenti, per non esporci al rischio di sviluppare una tossinfezione alimentare. Con il gran caldo, ad esempio, i cibi che dovrebbero esser conservati in freezer o in frigo che sono stati a temperatura ambiente per più di due ore dovrebbero essere buttati poiché passato questo lasso di tempo iniziano a deteriorarsi e i batteri cominciano a proliferare.
Quali sono i cibi a cui stare attenti
I cibi più a rischio sono generalmente:
-Uova
- creme e salse contenenti uova (come la maionese)
- carne e derivati
- frutti di mare (soprattutto se crudi)
- latticini
- verdure crude
Quali sono i sintomi di un’intossicazione?
Tra i sintomi più comuni, che a volte possono essere confusi con forme influenzali, vi sono: nausea, vomito, violenti crampi addominali e diarrea, talvolta con febbre.
Cosa fare in caso di intossicazione alimentare?
In caso di intossicazione è bene consultare il proprio medico di fiducia. È importante bere acqua per evitare la disidratazione, assumere fermenti lattici e mangiare alimenti molto leggeri per qualche giorno.