Il dato che colpisce maggiormente è forse quello relativo agli infortuni mortali: nel 2006 – nella sola provincia di Rimini - sono stati 14. Un’impennata drammatica rispetto a quanto accaduto negli scorsi anni. Nel 2004 – per fare un esempio – furono 5 le morti bianche. Di questi 14 incidenti mortali, 5 sono infortuni cosiddetti in itinere – durante il tragitto casa/lavoro – altri 5 hanno riguardato cittadini extra-comunitari. Secondo la CGIL di Rimini, questo confermerebbe due caratteristiche della nostra realtà: il problema della mobilità e viabilità, e l’alto utilizzo di lavoratori provenienti da altri Paesi. Ma non preoccupa solo il dato delle morti bianche. Aumentano anche gli altri infortuni sul lavoro. Nel 2006 – fa sapere l’INAIL – gli eventi denunciati sono stati 10.163: l’incremento, nell’arco di 12 mesi, è stato del 2,7%: tantissimi i feriti nel settore delle costruzioni e nel comparto dei servizi. Numeri in controtendenza rispetto a quanto accade altrove: in Emilia Romagna gli incidenti sono scesi dell’1,7%, in Italia la diminuzione si attesta all’1,2%. E la situazione reale – afferma la CGIL – potrebbe essere di molto peggiore, visto il forte ricorso – in Riviera – al lavoro nero.
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