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Inaugurati nuovi poliambulatori. 900 mq di qualità, punto di partenza per il nuovo ospedale

Taglio del nastro della Reggenza. La struttura sarà l'unica che resterà nel futuro nosocomio. Ciavatta: "Investimento di cui abbiamo bisogno per la sicurezza dei nostri pazienti". A breve il bando

di Monica Fabbri
20 mag 2021
Inaugurati nuovi poliambulatori. 900 mq di qualità, punto di partenza per il nuovo ospedale

L'inaugurazione dei nuovi poliambulatori dell'ospedale di Stato assume un forte valore simbolico dopo un tragico anno che ha fermato tutto. E' un importante segnale di ripartenza. L'emozione è palpabile mentre i Capitani Reggenti tagliano il nastro. Presenti i vertici Iss, i Segretari di Stato a Territorio e Sanità, medici, il direttore di oculistica Alessandro Mularoni, “ non vediamo l'ora di iniziare a lavorare qui – dice – siamo al passo con i tempi”. C'è orgoglio nelle parole di Sergio Rabini e Stefano Canti: “i lavori non sempre sono facili – afferma il Segretario al Territorio – ma quando parliamo di ospedale va messa passione in più”. C'è chi si stupisce di come si sia trasformato il piano terra dell'ex casa di riposo. “Il valore aggiunto – confida una dottoressa – è stato coinvolgerci, per rispondere alle nostre esigenze”. 



 I circa 900 mq ospitano 1 studio medico e 21 ambulatori, alcuni dei quali polifunzionali, sale di attesa, servizi bagno per utenti e personale con accesso ai disabili, diversi locali di lavoro riservati. Un ambiente luminoso, funzionale, sicuro e bello. “Un punto di ripartenza verso i servizi – dice il Direttore Generale Alessandra Bruschi - in un'ottica diversa, di sicurezza e qualità percepita per utente ed operatori. E' fondamentale lavorare nella direzione di creare strutture idonee, sicure e confortevoli, dato che la qualità in sanità conta tantissimo”. Un punto di partenza anche nella progettazione di un nuovo ospedale. La struttura inaugurata oggi sarà infatti l'unica che verrà mantenuta – ricorda la Bruschi, “importante segnale che ci lascia la possibilità di mantenere l'investimento fatto”. Il nuovo nosocomio quindi resta una priorità: si va avanti con determinazione, il gruppo di lavoro si riunisce settimanalmente. A gennaio la Segreteria si augurava di emettere il bando entro giugno. “Contiamo di rimanere nei tempi prestabiliti per la prima emissione del bando che servirà per la progettazione vera e propria”, dice Roberto Ciavatta. “Si procede speditamente, con tutte le cautele richieste per un investimento di quella natura, ma di cui abbiamo bisogno, dato che questo ospedale non è più a norma, e quindi nell'ottica di garantire la sicurezza dei nostri pazienti”.



Serviranno dai 100 ai 120 milioni, di cui lo Stato dovrà coprirne circa la metà. L'ospedale attuale costa 6 milioni all'anno solo di manutenzione, senza contare gli altissimi consumi. Quindi, quando si parla di nuova struttura, si ragiona non solo in termini di sicurezza e funzionalità ma anche di risparmio a lungo termine. Quattro mesi fa si parlava di cinque manifestazioni di interesse da parte di grandi investitori. “Nel frattempo sono aumentate – precisa il Segretario - e anche coloro che ancora non si sono manifestati potranno partecipare al bando, che sarà pubblico e opportunamente pubblicizzato”.


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