E’ stato probabilmente un corto circuito oppure un surriscaldamento a mandare in fumo la centrale di smistamento delle linee telefoniche, del castello di Borgo Maggiore. Per spegnere le fiamme sono intervenuti gli uomini della sezione antincendio della polizia civile ed anche alcune squadre dei vigili del fuoco di Rimini. Ingenti i danni. L’area che fa capo alla centrale incendiata – che comprende anche l’Ospedale di Stato - è da ieri sera telefonicamente isolata. Solo attraverso ponti radio attivati provvisoriamente, sono funzionanti il 118, numero di telefono al quale risponde la gendarmeria che poi gira la chiamata al pronto soccorso e i numeri della portineria ospedaliera. Fermi gli ambulatori di Murata e Faetano. Fuori uso le reti telefoniche fisse anche di Faetano e Acquaviva, completamente bloccati i collegamenti via Internet. Problemi, ma di misura minore, anche per i cellulari. L’antenna collocata nella zona industria di Faetano non recepisce più la telefonia mobile perché il traffico gli arriva da Borgo, così come accade per la zona produttiva di Cà Chiavello.
E’ come, spiegano i tecnici, se all’interno di un mega computer si fosse bruciata la parte dove sono registrati i contatti utente. Al lavoro 8 squadre di tecnici della Intelcom che nella tarda mattina hanno consegnato al Comandante della Polizia Civile Albina Vicini il piano di ripristino. Entro la giornata saranno risolti i problemi telefonici ad Acquaviva e Faetano: più complessa la situazione a Borgo Maggiore dove si lavorerà senza sosta, anche durante la notte.
E’ come, spiegano i tecnici, se all’interno di un mega computer si fosse bruciata la parte dove sono registrati i contatti utente. Al lavoro 8 squadre di tecnici della Intelcom che nella tarda mattina hanno consegnato al Comandante della Polizia Civile Albina Vicini il piano di ripristino. Entro la giornata saranno risolti i problemi telefonici ad Acquaviva e Faetano: più complessa la situazione a Borgo Maggiore dove si lavorerà senza sosta, anche durante la notte.
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