Spento l'incendio che ha devastato Notre-Dame, a Parigi, parte la gara di solidarietà per la ricostruzione. E mentre il partito di Macron sospende la campagna elettorale per le europee "fino a nuovo ordine", si contano i danni: la volta della navata centrale è crollata, salve invece le torri. 'La stabilità della cattedrale e la profondità del danno sono ancora incerti - ha detto il segretario di Stato francese all'Interno, Laurent Nunez - e non sappiamo come resisterà'.
E intanto il Segretario di Stato agli Affari Esteri, Nicola Renzi, ha voluto partecipare al Collega Ministro degli Esteri, Jean-Yves Le Drian, la propria vicinanza, per quanto accaduto ieri nel cuore di Parigi, con un messaggio inoltrato in mattinata attraverso i canali diplomatici. Davanti al fuoco che prendeva il sopravvento sulla cattedrale parigina, anche San Marino si è fermata, incredula. Nel suo messaggio Renzi ha richiamato la forza di un monumento storico che simbolicamente appartiene a tutti noi, “un Patrimonio dell’Umanità di incommensurabile valore e di profondo significato”. “L’incidente avvenuto la notte scorsa -ha continuato- “fa riflettere sull’immenso patrimonio che i nostri Paesi esprimono, anche attraverso l’eredità artistica e culturale che attraversa i secoli e contribuisce a forgiarne l’identità” e ci rende al contempo consapevoli della loro vulnerabilità alle aggressioni.
L'ex console di San Marino a Parigi Pier Marino Barulli, che abbiamo contattato, afferma che è stata individuata la causa del rogo che sarebbe riconducibile alle maestranze che stavano eseguendo dei lavori nella cattedrale.