La vicenda è stata ripresa ieri dal quotidiano “La Stampa”. In particolare l’attenzione degli inquirenti si sarebbe focalizzata su una società del milanese, la Delta spa, vicina, secondo l’accusa, a Romano Prodi e all’Ulivo.
La figura chiave dell’inchiesta, Antonio Saladino, avrebbe più volte avuto contatti telefonici con questa società. Inoltre, in base a quanto afferma “La Stampa”, il 30% delle quote della Delta spa sarebbero in mano alla Cassa di Risparmio di San Marino.
Ma l’Istituto di credito nega ogni partecipazione in questa società.
Intanto la difesa di alcuni imputati punta a smontare la tesi dell’esistenza di una Loggia coperta sammarinese. “Si tratterebbe – dicono i legali - solo di una definizione scherzosa”.
La figura chiave dell’inchiesta, Antonio Saladino, avrebbe più volte avuto contatti telefonici con questa società. Inoltre, in base a quanto afferma “La Stampa”, il 30% delle quote della Delta spa sarebbero in mano alla Cassa di Risparmio di San Marino.
Ma l’Istituto di credito nega ogni partecipazione in questa società.
Intanto la difesa di alcuni imputati punta a smontare la tesi dell’esistenza di una Loggia coperta sammarinese. “Si tratterebbe – dicono i legali - solo di una definizione scherzosa”.
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