Oggi all’aviosuperficie di Torraccia un sopralluogo del perito, nominato dall’agenzia nazionale italiana per la sicurezza del volo. La pista rimarrà chiusa almeno fino a quando saranno conclusi i rilievi e rimosso il rottame del Cessna 172, quindi la ripertura non potrà avvenire prima di lunedì prossimo. Il pilota istruttore e l’allievo istruttore, rimasti feriti lievemente, sono stati dimessi e hanno fatto rientro a Fano da dove era decollato il velivolo. Tra le ragioni all’origine dell’incidente, un probabile errore umano, un’avaria ai freni e il vento di coda. Tuttavia, ci sono alcune ombre che hanno suscitato voci e sospetti su cui occorre far luce. Tra i resti bruciati dell’aereo pare infatti – ma il condizionale è d’obbligo - siano stati rinvenuti dei dollari. Il fatto che con loro avessero del denaro, che abitualmente i piloti tengono nella borsa di volo, è del tutto normale - fanno osservare fonti vicine all’aeroclub. Sembra in ogni caso si trattasse di una piccola somma, al di sotto della soglia dei 5000 euro, limite massimo consentito dal 1 giugno. Inoltre – aggiungono le stesse fonti – il Cessna, in realtà, avrebbe dovuto fare solo un “touch and go” e cioè toccare il suolo e decollare in corsa. Ragione in più, che escluderebbe l’intenzione di esportare illegalmente valuta. Di certo, una persona non qualificata, della Flying Work di Fano – la società proprietaria del Cessna – ieri, senza averne alcun titolo, ha tentato di impedire in malo modo al nostro cameraman di girare le immagini dell’incidente, nonostante avessimo avuto le necessarie autorizzazioni. Un caso analogo, verificatosi lo scorso 14 ottobre, si è concluso con una sanzione, da parte della Polizia Tributaria di Latina, per esportazione di valuta. Un Cessna decollato dalla città laziale andò lungo sulla pista di Torraccia e si scopri che gli occupanti avevano 50mila euro in contanti a bordo.
Luca Salvatori
Luca Salvatori
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