Più di 20 morti in un solo mese, tra luglio e agosto, vittime che salgono ad oltre 30 se si parte da giugno. E' un bilancio pesantissimo quello dell'estate 2016 per gli incidenti di montagna. Dai ghiacciai alle vette più alte dell'arco alpino, dalle Dolomiti al massiccio del Gran Sasso, tragedie che accadono ovunque sui rilievi italiani. Coinvolti scalatori esperti, guide o semplici turisti, ma anche persone colpite da malori o impegnate nel salvataggio di escursionisti in difficoltà. Sono mesi di intenso lavoro per gli uomini e le donne del Corpo Nazionale di Soccorso Alpino e Speleologico, oggi giorno alle prese con decine e decine di interventi salva-vita.
Cause che richiamano al rispetto di regole basilari ma capaci di salvare la vita. Perché la montagna va temuta e rispettata, mai presa alla leggera. Parola d'ordine, prudenza. E consapevolezza dei propri limiti.
Nel video l'intervento al telefono del responsabile del Soccorso alpino valdostano, Adriano Favre.
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Cause che richiamano al rispetto di regole basilari ma capaci di salvare la vita. Perché la montagna va temuta e rispettata, mai presa alla leggera. Parola d'ordine, prudenza. E consapevolezza dei propri limiti.
Nel video l'intervento al telefono del responsabile del Soccorso alpino valdostano, Adriano Favre.
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