Cosa mangiamo, beviamo e quanto spendiamo per i pasti fuori casa? Un’indagine ACNielsen ha fotografato numeri, abitudini e tendenze degli italiani nell’alimentazione extra-domestica nel primo decennio del nuovo secolo. Conferme e sorprese. Cresce la spesa degli abitanti del bel paese per il pasto fuori casa: Dai 52 miliardi del 2002 ad un giro d’affari di 52,6 miliardi di euro nel 2003. la parte del leone la fa la ristorazione commerciale- ristoranti e bar- mentre il 14,5% riguarda quella collettiva. A sorpresa cala il numero dei frequentatori delle pizzerie mentre si consolidano i fast – food. Fra la ristorazione etnica, salgono cucina messicana, indiana e giapponese; in discesa quella cinese. Per quanto riguarda il gusto vincono la tradizione e i cibi di produzione artigianale anche se una buona fetta della popolazione non disdegna il piacere della sperimentazione e la scoperta di gusti diversi. Per quanto riguarda le bevande gli italiani berranno sempre di più e sempre più fuori casa. Subiranno un incremento nei prossimi tre anni: succhi di frutta e birra. E a proposito di birra: a berla sono 57,7 italiani su cento. A sceglierla come bevanda ideale più uomini che donne. Da non sottovalutare anche il consumo di acqua minerale. Oggi si assiste infatti ad una richiesta qualitativa del prodotto. E c’è anche chi gradirebbe scegliere la propria acqua da abbinare a determinati piatti e portate. In questo caso l’offerta risulta in ritardo sulla domanda ma c’è da scommettere che tra qualche anno sempre più ristoranti proporranno accanto alla carta dei vini quella delle acque minerali.
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