L'indagine sui consumi e lo stile di vita delle famiglie sammarinesi fotografa la situazione economica sempre più peggiorativa che sta attraversando la Repubblica nell'ultimo periodo. Nel 2018 il tenore di vita delle famiglie sammarinesi è stato più modesto rispetto all'anno precedente: i consumi si sono abbassati dello 0,04%. Una “famiglia tipo” costituita da coniugi e figli, un buon livello d'istruzione e almeno una casa di proprietà non bada più a spese superflue. Lo rivelano i dati, in calo, dell'indagine sui consumi dell'Ufficio Statistica: per l'arredamento e apparecchi per la casa la spesa è in calo del -16,9%; per le attività sportive del -10,3%; per la ricreazione e spettacoli del -8,6%; per le utenze telefoniche è del -7,7% e per i servizi sanitari e spese per la salute del -7,3%. I sammarinesi si sono concessi anche meno vacanze, il calo registrato ammonta al -3,8% e i trasporti al 1,2%. Dunque le famiglie hanno preferito consumare gran parte del proprio stipendio per il “necessario”, ovvero nell'acquisto di beni di prima necessità: il 20,8% del guadagno è andato a “generi alimentari e bevande”, il 17,1 % in “abitazione”, il 10,5% per “pasti fuori casa” e il 9,5% in “trasporti”. Nel territorio di San Marino i consumi sono diminuiti rispetto al 2017: dal 72,9% sono passati al 71,9%. Il reddito medio annuale della famiglie del Titano è di 35.000 Euro, nel 2008 era risultato di 38.000 Euro. Ma la situazione economica è migliorata solo per il 3,3%, mentre le famiglie che registrano una situazione “lievemente peggiorata” sono il 23,2%. Basti ricordare, infatti, che la Caritas nel 2018 si è presa carico di circa 60 famiglie: il doppio rispetto all'anno passato. I sammarinesi risparmiano anche meno e scelgono forme d'investimento meno rischiose: più gettonati i depositi bancari, le assicurazioni e i fondi comuni.
Indagine sui consumi e lo stile di vita 2018: solo il 3,3% delle famiglie migliora la sua situazione economica
23 lug 2019
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