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Indagini e smentite: gli sviluppi dell’ inchiesta di Catanzaro

26 giu 2007
Indagini
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“La Loggia di San Marino? Solo una burla, una battuta per indicare le persone vicine a Romano Prodi”. Lo ha dichiarato al PM De Magistris, Enza Bruno Bossio: amministratrice di un consorzio “attenzionato” dalla Procura di Catanzaro e moglie di uno dei principali indagati: il vicepresidente della giunta Calabrese Adamo.
Fosse vero verrebbe a cadere uno dei capi d’imputazione dell’inchiesta: quella violazione della Legge Anselmi, sulle società segrete, contestata a 10 persone.
La versione della Bossio è stata confermata dallo stesso Antonio Saladino, figura chiave dell’inchiesta: “si parlava scherzosamente di Loggia di San Marino – ha detto – perché sul Titano c’erano alcuni dei più intimi di Prodi, come Scarpellini padre e figlio”. Dichiarazioni che non fermano l’operato di De Magistris.
L’ultima pista investigativa, di sui si parla diffusamente sulla stampa italiana e locale, è quella relativa a due società praticamente omonime: la “Delta spa” e il Gruppo Delta. La vicenda è molto complessa.
La Procura di Catanzaro, più che reati veri e propri, avrebbe rilevato strane coincidenze. Come questa: sul cellulare di Saladino, sequestrato dagli inquirenti, l’utenza intestata alla “Delta spa” compariva con il nominativo “Romano Prodi”. Dallo stesso numero sarebbero partite, negli ultimi 3 anni, telefonate a Saladino, Scarpellini e altri uomini di fiducia del Presidente del Consiglio. Inoltre, dal 2005, l’utenza sarebbe passata in uso a “L’Ulivo – I democratici”.
Ma non è finita qui. La “Delta spa” si trasforma nel 2006 in “Italgo spa” e l’amministratore, Giorgio Cirla, risulta presidente di una società, la Sopaf, con importanti quote di controllo nel “Gruppo Delta”. E qui ritorna il nome di San Marino perché il “Gruppo Delta” – si legge nello stesso sito web della società – “è una holding costituita nel 2002 dalla Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino e dalla società di management finanziario Estuari, con sede a Bologna”.
Il Consiglio di Amministrazione dell’Istituto di Credito sammarinese prende le distanze dalla vicenda con un breve e secco comunicato. “La Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino spa e Delta spa, - si legge - in seguito agli articoli comparsi sulla stampa italiana e sammarinese nelle giornate di ieri e oggi, informano che nessun collegamento esiste tra le stesse e quanto apparso sui citati articoli di stampa”.

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